Descrizione
Stefano Bizzaglia lavora come fattorino nel lussuoso Hotel Zen, ambiente idilliaco per clienti facoltosi, ma luogo di frustrazione per i dipendenti. Stefano fa il suo dovere, ma gli ospiti che lo salutano distrattamente sono ignari della maschera di dolore che è costretto ad indossare per continuare a vivere e lavorare. Agli intimi drammi esistenziali, si aggiunge una misera ostilità tra colleghi, alimentata da odiose gerarchie interne capaci di creare enormi distanze tra persone. Le “Bestie da cooperative” – come le chiama lui – disumanizzate e prepotenti, segnano le sue giornate; come Gabriela Rudmenko, governante con un’indole da kapò; Ronald, viscido e servile tuttofare; Fiorella, cameriera perfida e senza cuore.
In una Roma frenetica, sullo sfondo del quartiere Pigneto e dei suoi innumerevoli fili intricati, Stefano dovrà districarsi in un sottobosco umano fatto di figure grottesche, conversazioni tragicomiche, sofferenza urbana e, forse, amore.
L’incipit del libro può essere letto a questo link: Hotel Zen